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COS’E’ IL DIGITAL MARKETING

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L’altro giorno sono stato contattato da un prospect e mi ha detto le seguenti parole:

“Daniele, scusa, ma ho molta confusione in testa sulla differenza tra  DIGITAL MARKETING , NETWORK MARKETING e SOCIAL MEDIA MARKETING”.

Siccome non è la prima persona che mi ha fatto questa osservazione, ho deciso di scrivere questo articolo, con lo scopo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Partiamo dalla definizione di MARKETING.

Per semplificare posso dire che è un processo composto da 3 fasi:

PUBBLICITA’: è lo step iniziale che serve all’imprenditore per farsi “notare” da un pubblico nuovo, possibilmente pronto a comprare i suoi prodotti o servizi. Ci sono diversi modi di fare pubblicità, ma non li approfondirò in questo articolo.

 

COMUNICAZIONE: una volta ottenuta una “platea”, questa fase consiste nel lanciare un messaggio chiaro sul perchè un cliente dovrebbe scegliere i tuoi prodotti o servizi. Anche qui ci sono diversi modi di comunicare il proprio messaggio, ma andiamo avanti…

 

VENDITA: è la parte finale del processo. NON ESISTE MARKETING SENZA VENDITA! Lo scopo di un bravo marketer è poi quello di “fidelizzare” il cliente e trasformarlo in un cliente ripetuto oppure un affiliato che diventi un ambasciatore dei tuoi prodotti o servizi.

 

Queste tre fasi devono lavorare in sinergia…Un imprenditore può fare un’ottima pubblicità, ma se non riesce a comunicare, non potrà mai vendere.

Oppure potrebbe essere un ottimo comunicatore, ma se non riesce a portare il suo messaggio all’esterno non otterrà alcun risultato.

 

Ora che ho definito il concetto di MARKETING, sarà più facile andare a definire anche i tre termini dei quali ho parlato all’inizio dell’articolo.

DIGITAL MARKETING vuol dire semplicemente fare marketing utilizzando strumenti digitali, come smartphone, pc, tablet etc etc…Ovviamente con l’arrivo di internet il modo di fare impresa si è evoluto e la “digitalizzazione” del business è la naturale conseguenza di ciò.

 

IL NETWORK MARKETING innanzitutto è UN MODELLO DI BUSINESS adottato da molte aziende per promuovere i propri prodotti o servizi attraverso il “passaparola” e vuol dire fare marketing all’interno di una “rete” di contatti che è stata creata da te e/o dai tuoi collaboratori. 

 

Infine, il SOCIAL MEDIA MARKETING vuol dire fare marketing utilizzando i vari canali social (Facebook, Instagram, Youtube, Linkedin etc etc…)

 

Come ho scritto prima, ci sono diversi strumenti e tecniche per svolgere questi tre modi di fare MARKETING e se vuoi approfondire il discorso, allora prenota una consulenza con me cliccando il bottone sopra o sotto questo articolo.

 

A presto

Daniele

 

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LA PROCRASTINAZIONE

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“Ma sì, lo faccio domani…”

Quante volte abbiamo detto questa frase? 

Il problema è che poi DOMANI diventa MAI!

La PROCRASTINAZIONE è una nemica per ogni imprenditore, perchè

lo allontana dal successo.

Ogni giorno perso è un giorno in più di distanza dal raggiungimento dei propri risultati.

Il periodo dell’anno nel quale la procrastinazione raggiunge il picco massimo nella vita delle persone è proprio d’estate.

Se ci pensi bene, OGNI attività viene sistematicamente rinviata a Settembre (es. palestra, dieta, attività imprenditoriale etc etc), come se posticipare di 30 giorni giovasse agli affari…

Questo modo di pensare potrebbe andar bene per un dipendente tradizionale, che, giustamente, arrivato Agosto, vuole godersi le tanto meritate e sudate ferie accumulate!

Il discorso cambia per l’imprenditore, soprattutto se vuole promuovere la sua attività ONLINE, ed ora ti spiego perché…

Come dico sempre io: 

“SE VUOI QUALCOSA CHE NON HAI MAI AVUTO, DEVI FARE QUALCOSA CHE NON HAI MAI FATTO!”  

Cit. Thomas Jefferson

 

Ebbene sì, è proprio così!

Non ci crederai, ma il mese migliore per lavorare per un imprenditore “digitale” è proprio Agosto!

Analizziamo insieme…

Durante le ferie le persone sono più rilassate, non devono tenere il ritmo frenetico che normalmente  le attanaglia e non le fa neanche respirare!

Le persone hanno quindi più tempo per leggere ad esempio…ed indovina un po’ cosa fanno di più rispetto al resto dell’anno?!

PASSANO PIU’ TEMPO SUI SOCIAL!!!

Quindi, immagina quanto questo fattore sia potente per te! 

La maggior parte della concorrenza ad Agosto “chiude i battenti”  e riprende a Settembre, quindi, se promuovi la tua attività in questo periodo ottieni un doppio vantaggio:

1 – LA TUA PUBBLICITA’ E’ PIU’ PERFORMANTE: a parità di costi ottieni più visibilità, in quanto le persone hanno, come ho scritto prima, più tempo per leggere i tuoi annunci e comprendere meglio il messaggio che vuoi lanciare.

2 – HAI MENO CONCORRENZA: la maggior parte dei tuoi competitors “si riposa”, facendoti aumentare la possibilità di trovare clienti, proprio perché ti distingueresti dalla massa! 

L’ho capito sulla mia pelle, perché in passato facevo lo stesso errore della maggior parte degli imprenditori…dicevo sempre “a Settembre faccio la promo”…ed era in quel preciso istante che perdevo terreno e la concorrenza (che saggiamente si faceva conoscere, magari anche dai miei clienti) mi batteva sul tempo e attirava a se tanti contatti!

In conclusione il mio consiglio per te è di non fare lo stesso errore, distinguiti dalla massa e PROMUOVITI!!!

Se vuoi sapere come fare clicca il bottone sopra o sotto questo articolo e fissa una strategy call con me!!!

A presto

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BUSINESS ONLINE O TRADIZIONALE?

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“E’ meglio avviare un business tradizionale, oppure online?”

Ho sentito spesso, da parte di investitori, fare questa domanda…soprattutto nell’ultimo periodo.

Per rispondere a questo quesito è doveroso effettuare un’analisi dettagliata sulle due tipologie di business, e per farlo ho deciso di prendere come esempio per la prima categoria un RISTORANTE e per la seconda un SITO E-COMMERCE e come Paese di riferimento, ovviamente, l’Italia.

Poniamo il caso, quindi, che si voglia avviare un ristorante:

La prima cosa di cui si ha bisogno è trovare una location che sia facilmente accessibile, su una strada di forte passaggio e che abbia un ampio parcheggio per ospitare le macchine dei clienti.

Questa prima necessità richiederebbe già del tempo: si dovrebbe girare nei vari paesi, studiare il territorio, vedere se ci sono altri ristoranti nei dintorni etc etc…

Una volta trovata la location giusta si ha bisogno dei permessi comunali (a meno che non si rilevi un ristorante già avviato) ed anche in questo caso i tempi sono biblici, tra le scartoffie da compilare e i vari sopralluoghi e visite ispettive da parte delle autorità competenti.

Superato lo scoglio iniziale dei permessi, si passa alla prima QUOTA che un imprenditore deve affrontare…quella di AVVIAMENTO.

Questa prevede tutto quello che serve per partire e, nel caso del ristorante potrebbe comprendere: opere murarie, impianti vari a norma, cucina, pentole e attrezzatura per preparare le pietanze, piatti, tavoli, tovaglie, posate etc etc..In pratica, una somma a dir poco sostanziosa.

Dopo aver avviato l’attività, l’imprenditore deve spendere la seconda QUOTA…quella di ESERCIZIO.

Essa prevede, sempre nel caso del ristorante, il cibo che dovrà essere preparato dagli chef e dai cuochi del ristorante, oppure il vino per riempire la cantina, l’acqua e così via…

La terza ed ultima QUOTA che si dovrebbe affrontare, nel business tradizionale, è quella di MANTENIMENTO, che prevede le spese fisse, come l’affitto (a meno che l’immobile sia di proprietà), i dipendenti, le utenze, l’approvvigionamento del cibo etc etc…

Infine, che a parer mio è la “QUOTA” più importante di tutte da mettere sul piatto, c’è il TEMPO che l’imprenditore deve dedicare alla conduzione e gestione della sua attività!

Ora andiamo ad analizzare un business ONLINE, come ad esempio avviare un proprio sito e-commerce:

In questo caso la “musica” cambia…

Innanzitutto non servirebbe una location per cominciare, ma solo uno “spazio sul web”, un pc  e una connessione ad internet!

Il che richiederebbe solo pochi minuti e una QUOTA di AVVIAMENTO veramente irrisoria!

Successivamente bisognerebbe scegliere un mercato nel quale operare per poter realizzare il proprio sito e-commerce (a meno che non si decida di “affiliarsi” ad un’altra azienda che ce lo fornirebbe).

Nel primo caso le tempistiche si allungherebbero, mentre nel secondo si parla di un DONE FOR YOU (fatto per te).

In entrambi i casi bisognerebbe passare per una quota di AVVIAMENTO, che può prevedere l’acquisto di prodotti da promuovere online (sia fisici che digitali), le piattaforme per svolgere l’attività, l’attrezzatura “accessoria” per produrre contenuti (camera, microfono, cuffie…)

La terza ed ultima quota è quella di MANTENIMENTO, che può prevedere gli abbonamenti mensili alle varie piattaforme di lavoro, la connessione ad internet e poco altro…

Ad ogni modo, le spese che un imprenditore “digitale” deve affrontare saranno sempre più basse di quelle di un imprenditore  “tradizionale”.

Infine, soprattutto per alcuni tipo di business online, NON E’ NECESSARIA LA PRESENZA del titolare, il quale potrebbe utilizzare il tempo che risparmia in altre attività, o, se preferisce, per passare più tempo con la propria famiglia.

 

Se sei alla ricerca di un business online, ho due o tre soluzioni da proporti!

Non ti resta altro che cliccare sul bottone sopra o sotto all’articolo e prenotare una consulenza gratuita con me…

Scopriamo insieme cosa potrebbe fare al caso tuo!

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LA LEADERSHIP

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Che cos’è la LEADERSHIP?

Beh, potrebbe essere descritta in svariati modi, ma a me piace definirla come quello STATUS DI ESEMPIO DA SEGUIRE, che viene attribuito dalla società ad un individuo (o un animale).

Un aspetto che voglio sottolineare è che la LEADERSHIP NON SI PRENDE, MA SI OTTIENE!

Spesso, durante le mie esperienze lavorative, ho conosciuto diversi titolari che si credevano, appunto, dei leaders, ma venivano considerati dei “CAPI” dai loro dipendenti…Il che è completamente differente!

Ci sono alcune persone, invece, che non hanno un carattere abbastanza forte per mantenere (oppure ottenere) la leadership…

E, come ho avuto modo di constatare di persona, anziché prenderne consapevolezza, avevano cercato di imporsi, distruggendo il gruppo di lavoro e creando un ambiente “ostile”intorno a loro.

Qual’è stato il risultato?

Molti sono scappati a gambe levate e, i pochi che erano rimasti, lavoravano male e si lamentavano continuamente!

Ci sono alcuni segnali evidenti per capire se un individuo è predisposto oppure no alla leadership:

1- Il vero leader, soprattutto quando si tratta di un team di lavoro, è il primo/a mettersi in gioco, a dare l’esempio ai membri della squadra.

2- Il vero leader NON si erge sopra gli altri e NON impone la sua “supremazia”, anzi si “abbassa” al livello dei suoi “sottoposti”e ascolta, se sono giusti, anche i loro consigli.

3- Il vero leader ha anche la forza di delegare lavori importanti ad altri membri della squadra 

4- Il vero leader è in grado di tenere compatto ed unito il team, perché solo creando un ambiente di lavoro positivo le persone sono più performanti 

5- Il vero leader è in grado di comunicare efficacemente con i membri del suo team e riesce a spronarli, enfatizzando i punti forti di ognuno di essi

Molti dicono che leader si nasce…ed, in parte, sono d’accordo.

Posso dire che ho conosciuto tanti leaders, ad esempio, durante la mia carriera sportiva ed anche in quella di marketer…

Una caratteristica che li accomuna tutti è l’UMILTA’ nel porsi di fronte alle persone…Nonostante siano consapevoli della loro posizione di leaders, hanno sempre mantenuto un atteggiamento positivo ed amichevole nei confronti degli altri.

Posso dirti che la LEADERSHIP, se sei una persona che ce l’ha, ma ancora non ne sei consapevole, si può “tirare fuori”!

Ovviamente non posso dirti come farlo in questo articolo, perché richiederebbe troppo tempo e troppe parole…

Se ti interessa approfondire il discorso, invece, clicca il bottone sopra o sotto questo articolo, prenota una consulenza strategica e scopriamo insieme il LEADER CHE E’ IN TE!!!!

A presto

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LA PERSEVERANZA

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L’altro giorno ho avuto la fortuna di vedere “THE FOUNDER”, il film che parla della storia della catena di fastfood più famosa al mondo….McDonald’s!

Non è mia intenzione spoilerare, ma, di tutto ciò che ho visto e sentito, mi è rimasta impressa una frase che ascoltava Ray Croc da un disco registrato, la quale definiva la PERSEVERANZA.

Mi è piaciuta talmente tanto che ho deciso  di condividerla e di scrivere un articolo sull’argomento.

Ecco quanto citato nel film:

“Niente al Mondo può sostituire la perseveranza…

Nè il talento: cosa c’è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo…

Nè il genio: il genio non ricompensato è di fatto un luogo comune…

E neanche l’istruzione: il Mondo è pieno di cretini istruiti!

Soltanto la PERSEVERANZA e la determinazione sono onnipotenti: dimostra che mai niente ti potrà sconfiggere e puoi raggiungere la serenità, una salute migliore ed un incessante flusso di energia!

Se ti prefiggerai ogni singolo giorno il raggiungimento dei tuoi obiettivi i risultati non tarderanno a manifestarsi in maniera evidente!

Anche se può sembrarti una formula magica, è dentro di te che costruisci il tuo futuro!

LA PIU’ GRANDE SCOPERTA DELLA MIA GENERAZIONE E’ CHE GLI ESSERI UMANI POSSONO CAMBIARE LA LORO VITA CAMBIANDO IL LORO ATTEGGIAMENTO MENTALE!”

Cit. Film “THE FOUNDER”

Ora andiamo ad analizzare questa splendida definizione di perseveranza….

La prima azione che una persona deve fare in assoluto è quella di porsi degli obiettivi (ho già scritto un articolo in precedenza sull’argomento).

Senza una meta da raggiungere tutta la frase sopra citata NON ha alcun senso!

Prendiamo, ad esempio, il talento…

Molte persone possono averlo già innato ed altre acquisirlo nel tempo attraverso la pratica.

Nel primo caso sarebbe una dote sprecata se non venisse utilizzato, insieme alla perseveranza, per raggiungere gli obiettivi prefissati (un risultato sportivo, un livello di carriera lavorativa etc etc…)

Nel secondo caso, invece, la persona dovrebbe perseverare con la pratica, al fine di affinare il talento e raggiungere, così, i propri obiettivi.

Nell’esempio del genio il discorso è un pò più complesso e profondo…

Spesso questo “appellativo” viene dato alle persone che magari hanno avuto un’idea brillante, alla quale  altri non hanno pensato e che ha portato dei risultati incredibili alla persona che ha realizzato quell’idea.

In questo caso la perseveranza potrebbe essere utile qualora quella intuizione necessitasse di tempi più lunghi per portare dei risultati.

Oppure, a volte, sentiamo dire la frase: “E’ un genio incompreso”

In realtà non è proprio così, perché quella persona ha delle doti, ma, anche in questo caso, dovrebbe perseverare nella ricerca fino a trovare il modo di sfruttarle al massimo e trarne vantaggio!

Per quanto riguarda l’istruzione, infine, potrei stare qui un giorno intero a parlarne.

Durante la mia vita ho incontrato persone di ogni livello di studi, le quali hanno avuto successo nella vita.

Ho conosciuto persone con il diploma di terza media costruire un impero e medici che hanno aperto la propria clinica privata o fatto carriera in ambito sanitario.

Anche qui, in entrambi, c’è una cosa che li accomuna…e indovina cos’è?

La PERSEVERANZA!

Nel primo caso, nonostante il livello di istruzione (non voglio mancare di rispetto a nessuno ovviamente, anzi tanto di cappello…) le persone hanno trovato uno scopo e hanno perseverato fino al raggiungimento di esso!

Nel secondo caso, invece, le persone hanno dovuto perseverare negli studi (a volta anche 10 anni), per conseguire il dottorato e ottenere il premio!

Ti posso garantire che, come hai letto nella frase che ho citato prima, la PERSEVERANZA è veramente un’alleata potentissima!

Se non l’avessi accolta nella mia vita, ora non sarei arrivato dove sono!

Però devo essere sincero, ho avuto anche alcune persone al mio fianco che mi hanno aiutato in alcuni momenti a non perdere la “retta via” e mi hanno spronato a continuare a perseverare…

La questione cruciale non è tanto il tuo obiettivo, ma L’ATTEGGIAMENTO MENTALE che hai verso il raggiungimento di esso!

Spesso le persone confondono la RESILIENZA con la PERSEVERANZA…

In effetti possono avvicinarsi molto come concetto, ma la prima può essere definita come la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

Mentre per la seconda non è necessario che avvenga qualcosa di negativo, ma consiste nella capacità di perpetrare nel fare una determinata azione, fino al raggiungimento di un obiettivo!

Il consiglio che posso darti, quindi, è quello di pensare al tuo “perchè”, al tuo scopo e scegliere come compagne di “viaggio” la PERSEVERANZA e la DETERMINAZIONE e vedrai che i risultati, come giustamente detto nella frase citata sopra, arriveranno in men che non si dica!

Per oggi è tutto,

Al prossimo articolo

Ciao

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LA PAURA

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Lo so, è un titolo un po’ forte per un articolo, perché la paura spesso viene associata ad uno stato psico-fisico negativo, a qualcosa da evitare a tutti i costi…

Per molti potrebbe sembrare così, ma….perchè c’è sempre un ma…

E’ un argomento che va affrontato ed analizzato in maniera profonda, in modo da rendere la “paura” uno strumento a nostro vantaggio, per migliorarci ed evolverci sia nella sfera privata che lavorativa.

Se andiamo ad analizzare a fondo si possono scoprire degli aspetti interessanti riguardo a questo “stato d’animo”.

Per farlo bisogna fare un tuffo nel passato, molto, ma molto indietro…ai tempi della preistoria!

In quel periodo l’uomo non aveva tutti gli strumenti ed armi per difendersi dagli attacchi di predatori, quindi come ha fatto a sopravvivere?

Non ci crederai, ma in buonissima parte grazie proprio alla PAURA!

Ad esempio la paura di essere mangiato o di non potersi procurare il cibo per nutrirsi…

Tutto ciò accade perché quando proviamo questa forte e profonda sensazione, si innescano dei meccanismi, spesso anche inconsci, che alterano il nostro stato e i nostri sensi.

E’ un istinto primordiale, che NON si è mai modificato nel tempo.

Ora, come si può usare la paura a nostro vantaggio?

 

Innanzitutto, prima di capire come fare, bisogna cambiare completamente il proprio mindset, l’approccio a questo stato d’animo!

Quando ci sono momenti di paura, possiamo, sostanzialmente, comportarci in due modi:

  • BLOCCARCI perché il nostro cervello va in tilt e la nostra mente non riesce ad elaborare una soluzione a questo problema. Poi subentrano altri aspetti psico-fisici, come la comparsa di ansia, di panico, tachicardia etc etc…Questo è un approccio negativo, da “PREDA” e il risultato al quale porta tutto ciò e uno solo…essere mangiati!
  • MUOVERCI perché il nostro istinto di sopravvivenza prevale su tutto e attiva i nostri sensi. La concentrazione aumenta, la vista si acutizza, così come l’udito, il livello di adrenalina nel nostro corpo sale e diventiamo più reattivi! Questo è decisamente un approccio vincente, da “PREDATORE” ed il risultato porta solo ad una conclusione…sopravvivere!

In sostanza, sia nella vita privata, sia in quella lavorativa (soprattutto per un marketer) bisogna affrontare la paura nel modo giusto…è l’atteggiamento che noi abbiamo a decidere se essa influenzerà i nostri comportamenti positivamente oppure no.

Se si ha paura di perdere il lavoro, ad esempio, non bisogna farsi prendere dall’ansia, perché si rifletterebbe sulla nostra vita e su chi ci circonda (mentalità da “preda”).

Stesso discorso vale per un marketer.

Se avesse paura a proporre i propri prodotti o servizi, il potenziale cliente lo percepirebbe e sarebbe restio nel comprare.

In questo caso il marketer dovrebbe analizzare la situazione e capire cosa gli mette paura, quali sono i suoi “punti deboli”, in modo da trovare il suo “piano b”.

Anche qui si apre un mondo e ci sono correnti di pensiero differenti.

C’è chi dice di evitare gli ostacoli cercando un’altra strada e chi dice di affrontarli, per proseguire per la propria strada.

Io personalmente sono a favore della seconda opzione, anche perché la vita è una ruota che gira e, prima o poi, quegli ostacoli mi si potrebbero ripresentare alla porta e non avere altra alternativa se non affrontarli.

Nella mia precedente carriera sportiva di arciere ho avuto momenti difficili, soprattutto durante competizioni importanti, come campionati italiani e mondiali.

Nella mia mente c’era sempre il pensiero: “e se sbaglio?” 

Ricorderò sempre le parole che usò un preparatore della nazionale italiana che ai tempi ci stava seguendo.

Quella frase cambiò il mio modo di affrontare proprio la paura e le parole furono:

“Ricordati, la tua non è paura di sbagliare, ma di vincere!”

Per me è stata una rivelazione, perché quelle parole hanno cambiato completamente il mio mindset!

Non ho più pensato all’errore, ma ero focalizzato sulla vittoria…

Esiste anche un pensiero, che per molti può essere condiviso e per altri no, che rivela che ci sia una “legge dell’attrazione” tale per cui, se pensiamo intensamente che accada qualcosa, sistematicamente e tutti i giorni, quella cosa cosa prima o poi arriverà a noi!

Quindi, secondo questa teoria, se noi dovessimo costantemente avere paura, attireremmo solo negatività, che si ripercuoterà sulle nostre azioni ed, infine, sulle nostre vite!

In conclusione la PAURA può essere una potente alleata, ma allo stesso tempo una temibile avversaria, tutto dipende da come la si utilizza!

Quindi bisogna usare la paura come SPRONO, come leva motivazionale per AGIRE!

Sii predatore e vedrai che anche nei momenti più duri riuscirai a cavartela.

Per oggi è tutto!

Se desideri avere una consulenza gratuita e conoscere il tuo piano B clicca il bottone in alto o in basso a questo articolo!

Ciao